Il poeta e scrittore Victor Hugo la definiva “la più delicata delle transizioni’’. Il filosofo Umberto Galimberti ne parla come “quella fase precaria dell’esistenza.. dove l’identità appena abbozzata non si gioca come nell’adulto tra ciò che si è e la paura di perdere ciò che si è, ma nel divario ben più drammatico tra il non sapere chi si è e la paura di non riuscire a essere ciò che si sogna’’… Avete capito a che cosa si riferiscono?
L’inizio dell’adolescenza: un periodo di cambiamenti
Terrore di molti genitori, l’adolescenza è quella delicata fase del ciclo della vita di ognuno di noi, un’epoca di grandi trasformazioni fisiche, psicologiche, cognitive, emotive e relazionali, attraverso le quali la visione di noi stessi e di chi ci sta intorno ci porta a profondi cambiamenti circa il senso della nostra identità nel presente e nel futuro. È una fase complicata, per i ragazzi ma anche per i genitori, ma a quale età inizia l’adolescenza? Non c’è un’età prestabilita e uguale per tutti e si hanno inoltre delle differenze tra maschi e femmine: per i maschi i primi segnali di cambiamento del corpo iniziano tra i 9 e i 14 anni, mentre l’adolescenza nelle femmine avviene in media verso i 10 anni, ma non prima degli 8 o al più tardi entro i 13.
La Rivoluzione della mente: I cambiamenti del cervello nell’adolescenza
La rivoluzione maggiore è però quella che avviene alla mente dell’adolescente! Il cervello è un organo che si modifica durante tutto il corso della vita ma i cambiamenti maggiori avvengono in due momenti ben precisi dello sviluppo. Durante i primi mille giorni di vita e, appunto, durante l’adolescenza. La caratteristica principale del cervello degli adolescenti è la sua capacità di cambiare in risposta all’ambiente. Questa speciale plasticità da una parte permette all’adolescente di fare passi enormi nel pensiero, nell’ideazione e nella socializzazione, ma dall’altra rende l’adolescente vulnerabile a comportamenti pericolosi. Durante l’adolescenza a livello cerebrale prima matura e si intensifica il sistema limbico, istintivo ed emotivo, mentre la corteccia prefrontale, che controlla istinti ed emozioni per evitare di metterci nei guai, matura molto più lentamente e tale maturazione si conclude solo verso i 20 anni. Gli adolescenti hanno quindi spesso delle condotte irragionevoli perché il bisogno istintivo di esplorare nuove situazioni non è ancora ben regolato dalla corteccia prefrontale.
La crescita e la famiglia: una guida e un supporto
Comprendere il procedere naturale dello sviluppo del cervello ci aiuta a comprendere che la propensione al rischio, la ricerca di sensazioni e l’allontanamento dai genitori verso i coetanei non sono segni di problemi cognitivi o emotivi, ma fanno parte della crescita! E la famiglia rappresenta l’ambito privilegiato di sviluppo e cura per un adolescente. La famiglia può riconoscere e valorizzare le diversità dei suoi componenti, fornire il supporto nella presa di consapevolezza e nel difficile percorso verso l’autonomia, essere la guida per uno stile di vita che garantisca il benessere psicofisico, mantenendo sempre aperta la comunicazione al suo interno.
L’importanza dell’ascolto di sé: tempo, corpo e emozioni
L’adolescente deve prendersi del tempo per fermarsi e ascoltare il proprio corpo! Viviamo in una società profondamente orientata alla performance, ai risultati, a una corsa continua per emergere, senza tregua e senza sosta, in cui manca il tempo per annoiarsi e imparare a comprendere e gestire la propria emotività, per osservare, accettare e comprendere i propri limiti e punti di forza. Ma in una fase della vita così complessa, in cui crescita e trasformazione hanno un così forte impatto, è fondamentale che l’adolescente abbia modo di prendersi del tempo per ascoltarsi, riflettere sulla natura delle proprie sensazioni corporee e riuscire a percepire emozioni, pensieri, intenzioni, speranze e sogni, atteggiamenti e desideri.
Salute e benessere: dormire, alimentazione e serotonina
Dormire per un adolescente è fondamentale! Sembra un’ovvietà, ma la riduzione delle ore di sonno in bambini e adolescenti è ormai un dato di fatto allarmante. Tutte le neuroscienze danno indicazioni chiare sull’importanza del sonno, per ridurre la mole di materiale che si accumula durante la giornata, che rischia di intasare la vita di bambini e ragazzi. Un’altra cosa essenziale? Una dieta salutare! Mangiare sano è necessario per ottenere un buon livello di sviluppo fisico e mentale, e quindi l’attenzione che un genitore ha per l’alimentazione del proprio figlio nel primo anno di età si deve mantenere anche nelle fasi successive. È importante mangiare senza fretta ad orari regolari, senza mai rinunciare ad una colazione abbondante, limitare gli zuccheri ed evitare gli alcolici, e garantire il giusto apporto di nutrienti, introducendo le vitamine del gruppo B, la vitamina D, minerali quali zinco, selenio, ferro, magnesio, cromo, e gli acidi grassi omega-3, attraverso una dieta ricca di frutta e verdura, cereali integrali, legumi, latte formaggi e uova, carni bianche e pesce, tutti alimenti che tra l’altro sono ricchi di triptofano, il precursore della
serotonina, ormone che gioca un ruolo fondamentale nella regolazione del tono dell’umore. E siccome la serotonina per il 95% viene prodotta a livello intestinale, mantenere l’intestino in uno stato di benessere attraverso l’integrazione regolare di probiotici anche negli adolescenti è molto importante.
Comunicazione e autonomia: il ruolo dei genitori e degli adulti
Per un adolescente è importantissimo comunicare. I figli devono essere educati fin da piccoli ad esprimere sofferenza e gioia, a condividere gli stati d’animo. L’età dell’adolescenza è il momento per imparare a conoscersi e ad accettarsi, mettendo a frutto le proprie risorse e definendo il proprio Io in autonomia rispetto alle figure di riferimento, attraverso un’interazione concreta ed esperienziale con gli altri, sintonizzandosi su se stessi e sulle persone. Interagire con uno schermo spesso impedisce di acquisire quelle competenze di riconoscimento e lettura del non verbale e dell’emotività che sono un elemento essenziale della comunicazione umana da cui non si può prescindere. I figli di oggi hanno necessità di rispecchiarsi negli adulti di riferimento e di farsi attrarre da modelli positivi e propositivi, al fine di interiorizzare gradualmente sicurezza ed autonomia, regole e autostima, desideri e intraprendenza, e gli adulti hanno il dovere di offrire tali opportunità, alimentando prospettive ed educando alle emozioni. Aspettare e ascoltare: il silenzio di un adolescente non è una cosa negativa, ma è un momento fondamentale per la riflessione e la costruzione della propria identità, e un genitore deve saper rispettare questo silenzio, senza essere interventista o passivo, ma presente… e aspettare.
Rispetto, accettazione e crescita
Comunicare in modo corretto significa saper ascoltare, accettando che tutti siano diversi e che ciascuno abbia il suo modo di vedere e vivere le cose, a partire dai più piccoli. È un po’ come in natura quello che succede al bruco: dentro di sé, ha già trascritto il codice che lo trasformerà in farfalla; il suo essere farfalla dovrà solo emergere al momento opportuno e nel modo giusto . Solo se il bruco verrà rispettato e accompagnato, in questo suo personale processo di crescita, allora si trasformerà in una meravigliosa farfalla.
Carla Tosco
[scopri tutti i nostri articoli]
Leave A Reply