Benefici del Canto sulla salute fisica
Migliora la respirazione, ossigena la mente, allontana ansia e pensieri negativi, sincronizza il battito cardiaco e allenta le tensioni muscolari. E se già la mamma del jazz, Ella Fitzgerald, diceva “L’unica cosa migliore del canto è cantare ancor di più”, oggi anche la scienza ci conferma che cantare fa bene alla salute!
Il canto migliora le funzionalità polmonare e cardiaca. Chi canta, inconsapevolmente respira più a fondo, quindi non dal petto ma dalla pancia: inspirando ed espirando profondamente si muove il diaframma, facendo un ottimo allenamento per i muscoli respiratori. A causa di una vita all’insegna della frenesia e piena di situazioni stressanti, abbiamo sfortunatamente un po’ tutti perso la capacità di respirare con il diaframma: emettere le note cercando l’aria giù in fondo alle vie respiratorie significa fare una vera e propria “ginnastica del respiro“, e quindi migliorare il benessere, anche e soprattutto nella terza età. Con l’aumentare dell’età infatti cala progressivamente la funzionalità respiratoria e in presenza di patologie molto diffuse, come l’asma, si verifica un’ostruzione dei bronchi attraverso cui l’aria dovrebbe correre liberamente: il canto contribuisce a far lavorare al meglio i muscoli dei bronchi, favorendone la dilatazione. Ed una respirazione profonda e regolare, come di fatto avviene mentre cantiamo, contribuisce ad una migliore funzionalità cardiaca. Cantare, dunque, fa bene al cuore!
Cantare per il benessere mentale e lo sviluppo personale
Il canto è sicuramente di grande aiuto nello sviluppo generale dell’individuo. Numerosi studi scientifici hanno testimoniato che genera un incremento dello stato di attenzione e di linguaggio, esercita la capacità di articolare le parole, migliora la pronuncia e sviluppa il ritmo del parlato, oltre a potenziare la memoria e le diverse intelligenze: emotiva, creativa, sociale. Nel libro “Cantare ci fa bene” gli autori Visioli, Sellari e Bellia sottolineano infatti come cantare fin dall’infanzia permetta di prendere coscienza della propria identità vocale ed emotiva e di accrescere e sostenere lo sviluppo corporeo, motorio, percettivo, affettivo-relazionale, creativo e cognitivo, alla base del normale processo di crescita per ogni individuo.
Canto di gruppo: un’esperienza di condivisione e crescita
Quando poi il canto è di gruppo, oltre ad essere fonte di benessere individuale per l’aspetto conviviale, nello stare insieme attraverso la musica si impara ad uniformarsi a movimenti e regole comuni, a dare il proprio apporto in relazione ad un progetto comune. La musica, infatti, impone per natura ritmi precisi, e praticata alla lunga, diventa educativa. Attraverso il canto, tra l’altro, il bambino inizia a tracciare il proprio carattere, ad avere un’identità rappresentata a livello artistico, a non vergognarsi, ad aprirsi agli altri che lo ascoltano. Inoltre, la musica può avere effetti sulla sensibilità e l’intelligenza dei bambini e rappresentare uno strumento di prevenzione del bullismo: fare musica insieme, cantare insieme, genera una comunanza di intenti, una circolarità delle emozioni che contribuisce a contrastare la noia e la violenza. In altre parole, è un modo per educare bambini più tolleranti e collaborativi.
Canto e salute emotiva: tra rilassamento e rinforzo del sistema immunitario
Cantare ci rilassa e rinforza le nostre difese! Alcuni studiosi ne hanno indagato gli esiti biologici, riportando risultati decisamente interessanti. È emerso per esempio che dopo una sessione di canto si riscontra un rilascio di endorfine, ovvero tutte quelle sostanze che ci fanno sperimentare un senso di benessere, appagamento e piacere che tanto ci fa stare bene, dotate anche di una potente attività analgesica, ed un significativo aumento dei livelli ematici di ossitocina, l’ormone della felicità, dell’empatia, della prosocialità e dell’affetto in generale. Recentemente l’ossitocina è stata indicata come uno dei possibili biomarkers dello stato d’ansia, ed in particolare i suoi bassi livelli sembrerebbero correlarsi e predire stati d’ansia nei bambini. Endorfine in circolo e più alti livelli di ossitocina si traducono in una sensazione di maggiore gioia e relazionalità, ci si sente più rilassati ed energici, suggerendo quindi che cantare abbia un effetto ansiolitico ed energizzante. Il canto sembrerebbe essere correlato ad una maggiore secrezione di anticorpi IgA, parte importante del nostro sistema immunitario: può avere quindi un effetto immunostimolante. E che il canto stimoli le difese e riduca lo stress lo dimostra anche il fatto che, quando cantiamo, si riducono i livelli di cortisolo, ormone secreto dalle ghiandole surrenali e associato proprio ad un aumento dei livelli di stress e ad un’inefficienza del sistema immunitario, oltre a ipertensione. Dunque, il “Canta che ti passa” è proprio vero: cantare aiuta a stare bene!
Cantare è un buon modo per scaricare stress, tensioni e recuperare energie positive, riesce a intercettare e a dare una direzione costruttiva a quelle emozioni negative, come rabbia, paura, dolore, che diversamente possono fossilizzarsi nel corpo, trasformandosi in malesseri o in vere e proprie malattie psicosomatiche. Canticchiare per strada, sotto la doccia o in mezzo al traffico aiuta a superare la stanchezza e migliora l’umore. Fa bene a corpo e mente: non a caso, la cantoterapia è utilizzata a scopi preventivi, terapeutici e riabilitativi. È un raffinato strumento di comunicazione che consente di esprimere appieno emozioni e personalità. Cantare ci consente di trasmettere un tripudio di sensazioni che le sole parole, spesso, non riescono a esprimere. E il canto in gruppo, anche da adulti, ne amplifica gli effetti benefici , oltre a migliorare i rapporti con le persone con cui si condivide l’esperienza e a migliorare la sicurezza in se stessi. Gli studi hanno dimostrato che siamo molto più felici quando ci colleghiamo e ci mettiamo in contatto con gli altri: cantare in gruppo è un ottimo modo per farlo!
La scrittrice francese Muryel Barbery si chiede se ‘’il vero movimento del mondo non sia proprio il canto’’. Chissà che non abbia davvero ragione.
Carla Tosco
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