Non soltanto tosse, febbre, bronchite, polmonite, perdita di gusto e olfatto: l’infezione da SARS-CoV-2, al di là dei sintomi classici, può manifestarsi anche a livello cutaneo, attraverso segni che non siamo portati ad associare immediatamente alla Covid-19, ma che invece possono esserne una diretta conseguenza, con manifestazioni variabili anche in base ai diversi stadi della malattia. Fino a qualche mese fa si trattava soltanto di un’ipotesi, oggi però è stata confermata da una ricerca italiana pubblicata su un’importante rivista americana di dermatologia.
Polmoni, cuore, reni, cervello e anche pelle: con il passare dei mesi e con l’aumentare dei casi abbiamo imparato che la Covid-19 è una malattia sistemica in grado di colpire il soggetto ospitante su diversi fronti, anche la nostra pelle. Questo perché il SARS-CoV-2 tra i propri bersagli predilige le cellule endoteliali dei vasi sanguigni, alterandole o distruggendole.
Quando vengono colpiti i vasi sanguigni del polmone si hanno le polmoniti da Covid-19, quando sono coinvolti i vasi sanguigni del fegato si hanno le epatiti da Covid, mentre nel caso di vasi sanguigni che nutrono le cellule cardiache avremo problemi cardiaci legati al Covid. Per lo stesso meccanismo, poiché i vasi sanguigni sono presenti anche nella pelle, si possono avere anche problemi cutanei. A proposito di questo sintomo, è stata coniata anche l’espressione “geloni da Covid”.
Come accorgersi di un’infezione da Covid-19 a livello cutaneo?
Secondo lo studio, esistono sei possibili indicatori della malattia rilevabili sulla superficie del nostro corpo:
- l’orticaria, che in genere si risolve nell’arco di una settimana circa;
- un’eruzione simile a quella che si rileva nel morbillo;
- una reazione pressoché analoga a quella rilevabile nei casi di varicella;
- la comparsa di lesioni accostabili ai geloni;
- una ecchimosi da trauma caratterizzata dalla presenza di sangue sotto la cute;
- una vasculite, con la possibile comparsa di ulcere sugli arti inferiori.
Sono i giovani i pazienti più soggetti alle manifestazioni del Covid a livello epidermico.
Quant’è la durata media di queste manifestazioni cutanee?
La durata media dei sintomi cutanei osservata è stata di 12 giorni. Nel caso dei geloni, però, si è arrivati a superare le tre settimane e si è notato che proprio i geloni sono il sintomo prevalente tra i giovani e sono associati a una manifestazione quasi sempre asintomatica del virus.
In quale stadio della malattia compaiono?
Gli studi condotti hanno evidenziato che le lesioni della pelle possono presentarsi sia prima sia dopo gli altri sintomi caratteristici della Covid-19 e possono comparire in concomitanza con questi ultimi o rappresentare l’unico segno dell’infezione.
Le manifestazioni a livello cutaneo sono gravi quanto quelle polmonari o cardiache?
Fino ad oggi si è constatato che nella maggior parte dei casi queste lesioni della pelle guariscono senza conseguenze. Spesso la Covid che si manifesta a livello dermatologico non dà altri sintomi. Tuttavia, la contagiosità è esattamente la stessa dei malati gravi.
In presenza di questi sintomi dobbiamo preoccuparci?
Siccome molti di questi sintomi dermatologici possono presentarsi anche per le “normali” influenze o associarsi ad altre malattie, la loro presenza non deve allarmare. È però importante rivolgersi al medico quando compaiono: sarà lui a valutare le condizioni generali e, se lo ritiene necessario, prescrivere i dovuti accertamenti.
Infatti, pur non avvertendo sintomi respiratori e ritenendosi al sicuro perché non si hanno avuto contatti stretti con persone positive, un’apparente orticaria, un eritema esteso, una improvvisa vasculite, ecchimosi e geloni vanno considerati possibili spie della malattia. E, secondo i ricercatori, devono indurre a sentire il medico e ad eventualmente fare un tampone.
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