Durante una scampagnata nei boschi mi sono imbattuto in una lunga fila di bruchi scuri con il dorso giallo e lunghi peli bianchi, che mi sono stati descritti come molto dannosi, anche per l’uomo. Come mai?
Si trattava probabilmente della processionaria, detta anche bruco del pino, un insetto che oltre a distruggere le pinete può rappresentare un pericolo anche per l’uomo e altri animali. Questo lepidottero allo stadio larvale misura circa 4 cm ed è ricoperto di peli di colore bruno con macchie rossastre e una fascia gialla. Proprio questa peluria rappresenta la forma di difesa dell’insetto. I peli infatti sono altamente urticanti e si separano facilmente dalle larve nel corso di un contatto o anche solo sotto l’azione del vento, causando una forte dermatite da contatto e, nei casi più gravi, sintomi anche molto severi.
È facile riconoscere le zone infestate dalla processionaria per la presenza di nidi bianchi setosi. Questi nidi, intessuti sui rami dei pini, rappresentano un pericolo poiché rilasciano un pulviscolo irritante che può depositarsi sulla pelle o essere inalato al solo passaggio.
La dermatite da processionaria è molto frequente soprattutto nel periodo primavera/estate quando le larve escono dai propri nidi per cibarsi e svilupparsi, spostandosi in rigorose file indiane (come in una processione). La dermatite si manifesta con un molestissimo eritema dato dal rilascio di istamina, fortemente pruriginosa, che solitamente scompare dopo qualche giorno. Conseguenze più serie si presentano quando peli o frammenti della processionaria vengono a contatto con gli occhi, o con le mucose di naso e bocca, o ancor peggio quando penetrano nelle vie respiratorie o digestive.
In caso di contatto quindi, è bene fare una doccia e lavarsi i capelli, lavare gli abiti contaminati ad almeno 60°, maneggiandoli con i guanti. Sulle zone colpite si può applicare un gel astringente e ricorrere ad antistaminici orali per tener sotto controllo la dermatite. Chi dovesse presentare, oltre a sintomi localizzati, problemi generalizzati, quali per esempio malessere e vomito, difficoltà respiratoria, edema, ipotensione, perdita di coscienza, dovrà rivolgersi urgentemente al pronto soccorso più vicino.
Dalla rubrica Chiedilo a Roberto! – Salute in quota
Leave A Reply