Esiste un’alternativa più economica e più sostenibile dal punto di vista ambientale agli assorbenti da utilizzare durante le mestruazioni?
Sì, negli ultimi anni sono state ideate diverse alternative più “green” e convenienti come gli assorbenti in stoffa lavabili, l’intimo assorbente, gli assorbenti usa e getta ecologici, i tamponi in spugna naturale. Una di queste soluzioni ecosostenibili divenuta molto popolare è la coppetta mestruale.
È una piccola coppa di materiale inerte (silicone medico, elastomero termoplastico, lattice), morbida e flessibile, che si inserisce in vagina e raccoglie il sangue mestruale anziché assorbirlo, come fanno invece gli assorbenti interni. Va sterilizzata prima del suo primo utilizzo e tra una mestruazione e l’altra, facendola bollire per 5 minuti in un pentolino o in un contenitore adatto al microonde per 5 minuti alla massima potenza. Durante le mestruazioni, cioè nei giorni in cui viene utilizzata, è sufficiente invece sciacquarla con l’acqua ogni volta che la si svuota.
Sicuramente occorre avere un po’ di tempo e pazienza per capire come si inserisce, se si è aperta correttamente, quando è piena e, in alcuni casi, quali sono la forma e la misura giusta per il proprio corpo. Molte persone rinunciano a utilizzarla perché si arrendono dopo i primi tentativi, ma il mio consiglio è quello di non demordere e di provare per almeno quattro cicli mestruali prima di rinunciare. All’inizio conviene usarla in abbinamento a un assorbente esterno, per non rischiare di sporcarsi i vestiti se la si è posizionata male. Esistono tantissime tipologie di coppette, con diverso grado di morbidezza e differenti taglie. Normalmente la morbidezza si sceglie in base alla tonicità del proprio pavimento pelvico. Più il pavimento pelvico è tonico e attivo più la coppetta dev’essere tonica per poter offrire maggiore resistenza. La taglia, invece, va scelta in base alla dimensione del canale vaginale che può modificarsi dopo un parto, con l’età o essere normalmente più accogliente, oppure in base al flusso.
Se inserita bene non si dovrebbe sentire molto e sicuramente non deve far male. La sensazione dovrebbe essere più o meno la stessa che si prova quando si indossa un assorbente interno, che si riesce a percepire se ci si impegna a farlo ma di cui normalmente ci si dimentica.
Gli assorbenti hanno sicuramente un peso economico importante nella vita delle donne, tenendo presente che vengono utilizzati ogni mese per molti anni e che, ad oggi, in Italia, vengono ancora tassati al 22%, non essendo considerati beni di prima necessità. Si stima che ogni donna ne utilizzi circa 200 all’anno con un costo medio di €88. Inoltre dobbiamo anche considerare l’enorme impatto che questi prodotti hanno sull’ambiente. La coppetta è riutilizzabile, costa sui € 15-20 e può durare fino a 10 anni. Non fa sudare, non altera la flora batterica, evita gli odori, non crea irritazioni, secchezza o sensazioni di umido come gli assorbenti esterni. È igienica, sicura e confortevole, non assorbe l’umidità ed è in media 3 volte più capiente di un tampone interno. Lo svuotamento della coppetta può avvenire anche dopo 4/8 ore in base al proprio flusso mestruale. In più è invisibile sotto i vestiti.
Dalla rubrica Chiedilo a Virginia! – Natura in farmacia
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