Il ruolo unico e irreplicabile della mamma: un legame di amore e protezione
E’ una parola dolce, che ripetiamo fin quando la gioia di avere ancora una mamma con noi ce lo permette: “mamma” è forse la prima parola che diciamo quando spalanchiamo i nostri occhi sul mondo, evoca un sentimento profondo di amore, cura e protezione… ed è forse anche la più bella.
Le cure amorevoli di una mamma costituiscono la più nobile delle sue funzioni biologiche e sociali ed esercitano un effetto positivo sullo sviluppo delle abilità cognitive, socio-emotive e linguistiche di un bambino. Nel panorama della psicologia dello sviluppo è ormai acquisito che l’evoluzione di un bambino dipenda, oltre che dai processi maturativi, anche dalle dinamiche interpersonali in cui egli è inserito fin dalla nascita: la teoria dell’attaccamento ha ampiamente confermato il ruolo determinante che le precoci relazioni affettive giocano nella qualità dell’adattamento infantile e nello sviluppo emotivo e relazionale di una persona, e che il senso di sicurezza di un bambino è fondato su un legame affettivo armonioso con le sue figure di riferimento e di accudimento, in primis proprio con la mamma. Di mamma ce n’è una sola… ma non tutte le mamme sono uguali! Ognuna porta con sé le proprie esperienze, la propria personalità ed un suo personale stile di genitorialità, creando un mosaico ricco di sfumature e differenze.
Diversi stili di genitorialità: mamme apprensive e mamme sagge
Apprensiva oltremisura, sempre preoccupata di sbagliare e timorosa di ogni sorta di calamità imminente: la mamma insicura abbraccia tesa il proprio bambino guardandolo sempre con intensità indagatrice, pronta a riconoscervi i segni di una malattia! Lo segue come un’ombra, interviene al minimo segnale di pericolo, dalla caduta di un ramo di albero al rischio di inciampare su un tappeto. Ma, sotto il mantello della protezione, la mamma apprensiva e insicura rischia di trasformare il
mondo in un luogo pericoloso da evitare, anziché un terreno fertile per crescere e imparare, e di precludere al proprio bimbo l’opportunità di imparare attraverso l’esperienza e di sviluppare la propria autonomia: in fondo, qualche graffio sulle ginocchia fa parte del percorso di crescita, di ogni bambino e forse anche di ogni mamma.
La mamma saggia è colei che invece sa attingere alla tradizione, che interpreta e verifica perché, al contrario, si sente sicura. Legge molto, si informa, si documenta, ma lo fa per correggere, soltanto in parte, quello che le è stato trasmesso a suo tempo. Con una sicurezza innata nelle proprie capacità genitoriali, sa trovare il giusto equilibrio tra protezione e libertà, sa quando intervenire e quando lasciare che i suoi figli esplorino il mondo da soli, pur restando, tuttavia, sempre pronta a intervenire quando serve, con un occhio vigile e una mano protettiva che si tende quando necessario.
Il regno delle mamme: diversi stili di genitorialità e le loro implicazioni
Nel regno delle mamme, c’è una figura che emerge per l’attaccamento esagerato alla sua creatura: la mamma possessiva. Convinta che solo lei sia in grado di prendersi cura di suo figlio come si deve, perché solo lei “sa” come farlo e solo lei può amarlo davvero, insomma “come lei “nessuno mai”… rischia però di monopolizzare l’amore per il bambino, impedendogli di esplorare il mondo e di sviluppare relazioni significative al di fuori del rapporto madre-figlio. Crede che suo figlio le appartenga e che nessuno possa competere con il suo amore materno, correndo però il rischio di soffocarlo e di trovarsi un giorno sola con il figlio adolescente che in qualche modo cerca di
divincolarsi ed allontanarsi.
C’è poi la mamma perfezionista, che trattiene la propria emotività e i propri slanci, maniaca del controllo, che vorrebbe sempre applicare le regole apprese dai libri, che prende alla lettera e mette in pratica pedissequamente ogni parola del pediatra. E’ la regina dell’agenda e del planning: nulla è lasciato al caso, ogni minuto della giornata è pianificato nei minimi dettagli, dalle attività ai pasti della settimana, il suo frigorifero è un capolavoro di ordine, metodo ed etichettatura, e la sua casa sembra uscita da una rivista di design d’interni. Anche il suo modo di educare i figli è impeccabile: ritmi alimentari e orari molto rigidi, precise e precoci norme igieniche, limitazioni nei giochi e, più tardi, conflitti nella gestione delle pulsioni: sicuramente molto efficiente, una mamma perfezionista manca però di spontaneità, è poco indulgente e sul lungo termine questo atteggiamento può evolvere in una forma fobico-ossessiva.
Le mamme e i loro diversi stili: un universo di amore inesauribile
Ha un approccio decisamente diverso la mamma svampita, sempre un po’ disorganizzata, che si dimentica le chiavi, perde il portafoglio, si trova a dover rifare più volte le tessere della piscina o le carte di identità e spesso confonde gli appuntamenti. La sua casa è un po’ caotica, con giocattoli sparsi ovunque e post-it con promemoria appiccicati sul frigo. Con il suo disordine apparente, la mamma svampita sembra incarnare alla perfezione il concetto di “organizzazione nel caos”: le sue giornate sono un susseguirsi frenetico di eventi, spesso scandite da liste interminabili di cose da fare che sembrano moltiplicarsi magicamente. Eppure, nonostante la confusione che la circonda, riesce sempre a trovare un modo per risolvere ogni situazione con un pizzico di creatività e sicuramente tanto amore. L’essere un po’ meno distratta potrebbe forse aiutarla a non sentirsi sempre un passo
dietro al resto del mondo!
Il legame fra una mamma e suo figlio è un connubio che va oltre il tempo, che supera ogni ostacolo, e che si manifesta in mille modi diversi, ma sempre con la stessa essenza: l’amore incondizionato di una madre. Che sia tenera e premurosa o severa e decisa, apprensiva e metodica o confusa e un po’ smemorata, la mamma è sempre la mamma: ognuna ha il proprio stile, il proprio modo di prendersi cura dei figli, ma dietro ogni gesto, dietro ogni parola, c’è un’unica costante ossia un amore immenso. La maternità ha tante forme: si può essere mamme presenti, mamme “a distanza”, cheper lavoro sono magari costrette a lasciare i figli nel paese d’origine, si è mamme adottando a distanza figli o altre mamme in difficoltà, mamme “a tempo” che accolgono bimbi in affido o mamme che, superando mille ostacoli, arrivano ad una adozione. Essere mamma è prima di tutto accoglienza, dedizione, altruismo, ed in questo concetto più ampio rientrano tutte le donne, con figli di sangue e non, donne che non li hanno avuti ma li hanno tanto desiderati e per questo, con coraggio, aprono le porte, e il cuore, ai figli di altri, prendendoli in affido, adottandoli, o semplicemente offrendo il loro sostegno. La mamma è un universo di amore inesauribile: è l’abbraccio nei momenti di fragilità e la voce che sussurra parole di conforto nelle notti buie, il sorriso che celebra ogni piccolo successo, il cuore che si spezza di fronte alle delusioni dei figli e la mano che si tende per aiutarli a rialzarsi. E non importa quanto crescano i figli, quanto tempo passi o quanto le cose possano cambiare, il legame tra madre e figlio resta saldo come una roccia, supera le distanze e continua a crescere e a rafforzarsi con il passare degli anni. Domenica, in occasione della Festa della Mamma, celebriamo tutte le mamme del mondo: per il loro coraggio, la loro dedizione, e soprattutto per l’amore infinito che ci regalano ogni giorno. Perché la mamma, in ogni sua sfumatura, è e sarà sempre la mamma.
Carla Tosco
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