Affetto, pazienza, empatia: sono queste le qualità che ci fanno subito pensare ai nonni, figure insostituibili che si prendono cura dei loro nipoti con amore e dedizione, giorno dopo giorno. La loro presenza è una certezza, un abbraccio che avvolge in ogni momento della vita. Non è un caso, dunque, che il 2 ottobre sia dedicato alla Festa dei Nonni, e non è forse nemmeno un caso che il 2 ottobre sia anche il giorno dedicato agli angeli custodi. Perché, in fondo, i nonni sono i nostri angeli, che vegliano su di noi con un amore silenzioso, sempre pronti a offrire protezione, saggezza e… un tocco di magia! “Nessuno può fare per i bambini ciò che fanno i loro nonni. I nonni cospargono una sorta di polvere di stelle sulla vita dei loro nipotini”. Con questa frase che racchiude tutta la magia di un legame speciale che va oltre il semplice affetto, il giornalista e scrittore americano Alex Haley, in un suo intervento per una famosa rivista, rivolse questo suo pensiero ai nonni, sottolineando la loro unicità nel potere che hanno di rendere sempre magici i momenti trascorsi in loro compagnia, un po’ come all’interno di una fiaba.
In un mondo in cui tutto sembra correre troppo in fretta, i nonni sono quell’ancora che riporta stabilità e serenità nelle vite dei più piccoli. Un genitore è sempre di corsa, distratto dal ritmo frenetico della vita moderna: la sveglia presto, il lavoro che chiama, gli impegni che si accumulano, e a volte il tempo per stare insieme ai propri figli sembra scivolare via come sabbia tra le dita. Si vorrebbe fare di più, essere più presenti, ma le giornate scorrono troppo veloci. E mentre i genitori corrono, i nonni si fermano, perchè hanno ciò che oggi sembra così raro e prezioso: il tempo. E non solo quello che si misura con l’orologio, ma un tempo diverso, un tempo che sa rallentare, in cui non ci sono interruzioni, scadenze o obblighi, un tempo di storie da raccontare, giochi da inventare, risate sincere che fanno eco nei cuori dei più piccoli. Ed è proprio in questo tempo condiviso, di attenzione e presenza, che avviene la magia: i nonni riescono a far sentire i loro nipoti al centro dell’universo, come se nulla al mondo fosse più importante di quel momento. C’è un bellissimo romanzo per bambini, di David Walliams, divertente e commovente al tempo stesso, che si intitola “Nonna Gangster”, in cui uno dei messaggi più potenti è proprio la capacità dei nonni di far sentire i bambini speciali. La storia ruota intorno a Ben, un ragazzino che ogni venerdì sera è costretto dai genitori a passare la notte a casa della nonna, una persona che inizialmente ai suoi occhi appare noiosa, antiquata e persino fastidiosa, con il suo continuo offrire cavoletti di Bruxelles e il fare cruciverba. Tuttavia, tutto cambia quando Ben scopre un segreto sconvolgente: la sua nonna, in realtà, è stata una famigerata ladra di gioielli! Da quel momento, la loro relazione prende una svolta emozionante, e insieme si imbarcano in una stravagante avventura per rubare la Corona d’Inghilterra. Per Ben, scoprire che la nonna è stata una persona così straordinaria lo fa sentire visto, ascoltato e valorizzato e parte di qualcosa di più grande: la nonna lo coinvolge in un piano segreto, lo rende complice delle sue avventure, trasmettendogli un’eredità emotiva fatta di coraggio, intraprendenza e affetto. Il tempo che passiamo con i nonni, anche se apparentemente ordinario, può diventare straordinario se vissuto con apertura e curiosità, e la magia non sta solo nei piani avventurosi di una nonna “ladra”, ma nel tempo stesso trascorso insieme, in cui poter riscoprire il potere del legame tra le generazioni. I nonni rappresentano la memoria viva della nostra storia: attraverso i loro racconti, impariamo a conoscere il passato, le radici che ci definiscono e che ci rendono ciò che siamo, e in virtù di questo dialogo fra generazioni, ognuno di noi può arricchirsi profondamente.
I nonni, si sa, non sono tutti uguali. Ci sono nonni più giovani, ancora occupati, in buone condizioni di salute, attivi sui social e, tra corsi di ballo, lezioni di yoga, viaggi in camper e gare di maratona, iperattivi anche nella vita. Ci sono poi nonni che invece sono più anziani, già un po’ smemorati, con qualche acciacco, che si muovono con lentezza e vivono in uno stato di calma perpetua. C’è chi abita sotto casa e chi invece vive lontano. Alcuni non vedono l’ora di diventare nonni per prendersi cura a tempo pieno dei nipoti, altri sono meno inclini ad assumersi obblighi e responsabilità. Un fatto è innegabile: i nonni di oggi sono molto diversi da quelli di settant’anni fa. Allora, sembravano già più vecchi di quanto fossero in realtà, con i loro capelli bianchi mai tinti e un’aria cupa e rassegnata, come se la vecchiaia fosse una condizione da accettare passivamente. Oggi i nonni sono tutt’altro che austeri. Si prendono cura del loro corpo, scelgono con attenzione l’abbigliamento e, avendo vissuto in prima persona le trasformazioni culturali degli anni Sessanta e Settanta, portano con sé uno spirito libero, aperto e vivace. Le loro idee, spesso intrise di una libertà guadagnata nel tempo, li rendono straordinariamente in sintonia con i nipoti. Sono inoltre più pazienti, più tolleranti, e il loro ruolo in famiglia si è trasformato: non sono più soltanto figure di supporto, ma veri e propri equilibri emotivi. Per i nipoti, i nonni diventano ben presto un punto di riferimento: se la mamma è il cuore pulsante nella vita di un bambino, i nonni diventano il rifugio sicuro, i complici silenziosi, oltre a contribuire a creare un mondo ricco di stimoli, in cui ogni gesto diventa un insegnamento.
La collaborazione tra genitori e nonni è un elemento fondamentale nel percorso educativo dei bambini, un’alleanza che può arricchire profondamente la loro crescita. Se i genitori sono spesso impegnati a conciliare lavoro, impegni e responsabilità, e ciò può ridurre il tempo a disposizione per stare con i figli, ecco che entrano in gioco i nonni, che, grazie alla loro disponibilità e alla loro esperienza, possono essere un sostegno fondamentale per i genitori, offrendo cure amorevoli e continuità nelle abitudini familiari. Ma questo scambio non si limita al supporto pratico: genitori e nonni, pur avendo ruoli distinti, possono collaborare in armonia. I nonni possono essere un valido aiuto nel mantenere le regole e i confini stabiliti dai genitori, pur aggiungendo quel tocco di indulgenza e dolcezza che rende il loro ruolo così speciale: questa sinergia permette ai piccoli di crescere in un ambiente strutturato, ma anche ricco di affetto e comprensione. È fondamentale che ci sia dialogo e rispetto reciproco tra genitori e nonni, in modo che le linee educative siano coerenti e condivise. Un bambino che cresce con una rete di adulti che si sostengono e si completano a vicenda riceve messaggi chiari, sia in termini di regole che di affetto.
I nonni non sono solo una carezza affettuosa o una parola di conforto: sono i pilastri su cui si fondano le famiglie, il filo invisibile che unisce generazioni diverse. Custodi di tradizioni e valori, sono guide pazienti che ci insegnano l’importanza delle piccole cose, la forza della resilienza e il potere della gentilezza. Per quella “polvere di stelle” di cui, con la loro presenza discreta, cospargono la vita dei loro nipoti, i nonni meritano tutto il nostro affetto e un immenso Grazie!
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